DOMENICO IANNACONE

domenico-iannacone

Un giornalista, sì. Ma di quelli che mettono il bene comune, la condizione dei più deboli, le ferite dei territori al centro della propria ricerca. Con le sue inchieste racconta il dramma delle periferie urbane, l’odissea dei migranti (“Lontano dagli occhi”, reperibile come gli altri su RaiPlay.it, è uno dei suoi lavori più belli), l’incoscienza dell’Italia che elude le tasse, aggira le norme sulla sicurezza, costruisce abusivamente. Mettendo se stesso, anziché in primo piano, al servizio di una narrazione fortemente realistica ma allo stesso tempo poetica ed esistenziale, che vuole portare in luce i problemi perché siano risolti e non per sollevare scandalo. Lo conferma anche da conduttore de “I dieci comandamenti”, al quinto anno su RaiTre: un servizio pubblico utile e godibile si può avere, sosteniamolo con un voto!

 

Domenico Iannacone (Torella del Sannio, Cb, 1962)

PREMIO-MINAZZI_2017

Vuoi votare per questo candidato? Clicca qui!
(Indica nell’email il tuo nome, cognome, età, indirizzo e preferenza)

LINDA MAGGIORI

Linda Maggiori

Si muovono soltanto in bici, a piedi o con i mezzi pubblici, grazie alla differenziata e alla prevenzione producono appena 0,5 Kg l’anno di rifiuti indifferenziati ciascuno. Prediligono la spesa biologica e a Km zero, quando possibile l’autoproduzione. S’impegnano insieme alle associazioni e ai comitati della loro città, Faenza (Ra), nel volontariato sociale e ambientale. È vero, noi candidiamo la mamma che è anche una green blogger per il “Fatto quotidiano”, pubblica libri con tanti consigli pratici sull’ecologia per adulti e bambini, in più realizza progetti educativi sull’ecologia nelle scuole. Ma tutti e cinque, suo marito e i tre figli, ci sembrano esemplari per lo stile di vita che praticano e che cercano di trasmettere anche ad altre famiglie che tengono in rete. Chi li vota sceglie la coerenza fra il dire e il fare 😉

 

Linda Maggiori (Recanati, Mc, 1981)

PREMIO-MINAZZI_2017

Vuoi votare per questo candidato? Clicca qui!
(Indica nell’email il tuo nome, cognome, età, indirizzo e preferenza)

MANZELLA QUARTET

Manzella quartet

Uno imbraccia la “tegliarra”, vale a dire una chitarra ricavata da una vecchia teglia, l’altro si dedica al “bidonbasso”, ovvero un contrabbasso costruito con uno spago teso fra un bastone e un secchio. Poi c’è il washboard, realizzato abbinando un asse da stiro alle fruste per sbattere le uova e a un cucchiaino da caffè. L’unico strumento normale che si trova fra le loro mani è il kazoo. Per il resto ascolterete soltanto ritmi e melodie che derivano da bidoni, stendini e vecchi campanacci recuperati da soffitte, cantine, discariche, officine… Ma l’effetto finale è sbalorditivo: cover e brani originali eseguiti magistralmente da questi cinque musicisti che uniscono il talento a una profonda sensibilità ambientalista. È un inno al recupero di materia che merita di essere premiato, non credete?

Manzella Quartet (Bergamo, 2007)

PREMIO-MINAZZI_2017

Vuoi votare per questo candidato? Clicca qui!
(Indica nell’email il tuo nome, cognome, età, indirizzo e preferenza)